Convegno di restituzione del progetto JOYPONG di Sport Senza Frontiere
Si è svolto domenica 7 novembre 2021 l’evento di restituzione organizzato per raccontare e presentare i risultati di JOYPONG.
Tantissimi i giovani coinvolti in questi mesi di attività dedicati prima ad una mappatura e poi alla realizzazione di attività sportive inclusive sul territorio dei Comuni di Trento e di Lavis. JOYPONG nasce a dicembre 2020 con l’obiettivo di includere nell’attività sportiva un gruppo di ragazze e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 12 anni in situazioni di fragilità socio-economica. Attraverso la pratica del tennistavolo, i partecipanti hanno avuto l’occasione di avvicinarsi a questo sport costruendo relazioni positive grazie al supporto di istruttori ed educatori esperti nelle pratiche degli sport inclusivi.
Il progetto prevedeva nelle prime fasi una mappatura delle buone pratiche locali sul tema dello sport come strumento di inclusione, proseguendo con un percorso formativo per gli istruttori adattato grazie ai risultati emersi dalla mappatura svolta.
Le attività di JOYPONG non si sono fermate neanche nei mesi in cui il Trentino era zona rossa a causa della situazione di emergenza sanitaria, proseguendo nel pieno rispetto dei protocolli Covid-19 offrendo quindi ai giovani partecipanti l’occasione per proseguire con gli allenamenti mantenendo quindi le relazioni instaurate nei mesi precedenti.
Durante l’anno hanno partecipato all’attività 50 tra bambine e bambini nei due territori coinvolti di Trento e Lavis, raggiungendone altri 400 grazie ai programmi di aggregazione estiva e di conciliazione lavoro famiglia attivati in collaborazione con APPM onlus. Le attività si svolte sia al coperto che all’aperto presso alcuni parchi della città.
Durante il convegno sono stati illustrati risultati raccolti durante l’esperienza progettuale ripercorrendo le varie tappe del percorso. Sono intervenuti Marcello Carli, presidente di SSF Trentino aps, il direttore Enrico Capuano che ha raccontato tutte le fasi del progetto, Susanna Valer, educatrice e istruttrice di SSF Trentino che ha anche realizzato la mappatura sugli sport inclusivi a inizio progetto, Paolo Romito, direttore di APPM che da anni collabora alle attività inclusive in favore di ragazze e ragazzi insieme a Sport Senza Frontiere Trentino aps, Gaia Tozzo presidentessa del Centro Sportivo Italiano – Comitato Provinciale di Trento che ha parlato del percorso formativo “L’Accademia dell’Animatore”per concludere con l’esperienza di Senigallia raccontata da Sabrina Moretti, campionessa e istruttrice di tennistavolo. È intervenuto anche Salvatore Panetta, Assessore del Comune di Trento con delega allo sport, che si è espresso in favore di tutte le pratiche sportive inclusive come motore di una spinta sempre maggiore dei giovani del territorio verso lo sport.
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Last Updated: Novembre 10, 2021 by Enrico Capuano
Lo Sport come strumento di inclusione
Convegno di restituzione del progetto JOYPONG di Sport Senza Frontiere
Si è svolto domenica 7 novembre 2021 l’evento di restituzione organizzato per raccontare e presentare i risultati di JOYPONG.
Tantissimi i giovani coinvolti in questi mesi di attività dedicati prima ad una mappatura e poi alla realizzazione di attività sportive inclusive sul territorio dei Comuni di Trento e di Lavis. JOYPONG nasce a dicembre 2020 con l’obiettivo di includere nell’attività sportiva un gruppo di ragazze e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 12 anni in situazioni di fragilità socio-economica. Attraverso la pratica del tennistavolo, i partecipanti hanno avuto l’occasione di avvicinarsi a questo sport costruendo relazioni positive grazie al supporto di istruttori ed educatori esperti nelle pratiche degli sport inclusivi.
Il progetto prevedeva nelle prime fasi una mappatura delle buone pratiche locali sul tema dello sport come strumento di inclusione, proseguendo con un percorso formativo per gli istruttori adattato grazie ai risultati emersi dalla mappatura svolta.
Le attività di JOYPONG non si sono fermate neanche nei mesi in cui il Trentino era zona rossa a causa della situazione di emergenza sanitaria, proseguendo nel pieno rispetto dei protocolli Covid-19 offrendo quindi ai giovani partecipanti l’occasione per proseguire con gli allenamenti mantenendo quindi le relazioni instaurate nei mesi precedenti.
Durante l’anno hanno partecipato all’attività 50 tra bambine e bambini nei due territori coinvolti di Trento e Lavis, raggiungendone altri 400 grazie ai programmi di aggregazione estiva e di conciliazione lavoro famiglia attivati in collaborazione con APPM onlus. Le attività si svolte sia al coperto che all’aperto presso alcuni parchi della città.
Durante il convegno sono stati illustrati risultati raccolti durante l’esperienza progettuale ripercorrendo le varie tappe del percorso. Sono intervenuti Marcello Carli, presidente di SSF Trentino aps, il direttore Enrico Capuano che ha raccontato tutte le fasi del progetto, Susanna Valer, educatrice e istruttrice di SSF Trentino che ha anche realizzato la mappatura sugli sport inclusivi a inizio progetto, Paolo Romito, direttore di APPM che da anni collabora alle attività inclusive in favore di ragazze e ragazzi insieme a Sport Senza Frontiere Trentino aps, Gaia Tozzo presidentessa del Centro Sportivo Italiano – Comitato Provinciale di Trento che ha parlato del percorso formativo “L’Accademia dell’Animatore”per concludere con l’esperienza di Senigallia raccontata da Sabrina Moretti, campionessa e istruttrice di tennistavolo. È intervenuto anche Salvatore Panetta, Assessore del Comune di Trento con delega allo sport, che si è espresso in favore di tutte le pratiche sportive inclusive come motore di una spinta sempre maggiore dei giovani del territorio verso lo sport.
Category: Relazione, Sport
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